Sicurezza sul Lavoro

La sicurezza sul posto di lavoro mette al primo piano la salute del lavoratore, ed è sia un diritto del lavoratore stesso che un interesse dell’azienda, la quale deve garantire un ambiente confortevole e più produttivo, riducendo così i costi sociali per infortuni.

Il settore edile è uno dei posti di lavoro più esposti a situazioni di rischio, uno dei principali motivi è sicuramente il pericolo delle cadute dall’alto che possono essere conseguenze di uno scivolamento o perdita di equilibrio. Queste situazioni di rischio possono derivare da un risultato di cattive abitudini e scarsa professionalità dell’azienda o del proprietario dell’immobile, che si può riscontrare in una apparente e momentanea convenienza economica. Proprio per evitare certi incidenti è importante verificare l’idoneità tecnica e professionale dei responsabili della manutenzione.

Un’altra situazione che può esporre il lavoratore ad un pericolo per la sua salute è l’”effetto pendolo”, ovvero oscillazioni del soggetto, durante il quale può urtare contro oggetti, pareti, suolo.

La sospensione inerte del corpo (o sindrome da imbraco) è una situazione in cui il soggetto rimane appeso senza potersi muovere e in alcuni casi si può assistere ad una perdita di coscienza e nei casi più gravi alla morte del lavoratore.

Da non sottovalutare le lesioni generiche come colpi e impatti, schiacciamenti, tagli ecc. È infatti opportuno assicurarsi che la zona di lavoro sia adeguatamente confinata per evitare che attrezzi o altro materiale possa cadere e colpire il personale. Il lavoratore deve comunque munirsi dei DPI per la protezione della testa.

Sicurezza in quota

La legge suggerisce le principali tipologie di protezioni da fornire al lavoratore per garantirne la sua sicurezza. Esse possono essere:

  • Collettive: ponteggio, parapetti, reti;
  • Individuali: DPI (elmetti, dispositivi anti caduta, ancoraggio, imbracature);
  • Temporanee;
  • Fisse.

Sarà compito del progettista o del datore di lavoro determinare quale di queste sopraelencate sia la più idonea in base al tipo di copertura e situazione.   

Il datore di lavoro, seguendo la norma del D. Lgs 81/08, deve scegliere le attrezzature più idonee a garantire la sicurezza del lavoratore, in particolare deve preferire le misure di protezione collettiva rispetto ai DPI e deve essere adattata in base al tipo di lavoro da eseguire. Inoltre, deve scegliere il sistema di accesso più idoneo a posti di lavoro temporanei in quota e disporre l’uso di una scala, funi e sedili di sicurezza nel caso in cui le attrezzature più sicure non sono giustificate (basso livello di rischio, breve durata del lavoro, non compatibile).

Altri incarichi ai quali deve provvedere sono quelli di individuare le misure che minimizzano i rischi del lavoratore, segnalare una eventuale eliminazione temporanea di un dispositivo e adottare di conseguenza altre misure equivalenti; vietare assunzione di alcool ai lavoratori e garantire e far effettuare i lavori solo se le condizioni meteorologiche lo consentono e non costituiscono un pericolo per il soggetto lavoratore.

In caso di impossibilità di eseguire lavori in quota in condizioni di sicurezza adeguate è obbligatorio per l’appaltante adottare attrezzature idonee di lavoro per garantire le condizioni di lavoro sicure, come sistemi di protezione collettiva. Se quest’ultime non fossero sufficienti a ridurre o evitare i rischi per la salute del lavoratore è necessario e obbligatorio ricorrere ai DPI.

Si consiglia di non svolgere lavori in quota da soli ma con il supporto di altri colleghi.

Formazione dei lavoratori

Una cosa fondamentale da tenere in considerazione è il rispetto, da parte degli addetti ai lavori, delle indicazioni fornite dal datore di lavoro e del costruttore. Si presuppone un precedente addestramento e formazione dell’operatore che svolge lavori in quota, proprio per questo è richiesto il corretto utilizzo dei DPI di terza categoria, in quanto sono tenuti ad usarli in caso non sia stato possibile l’installazione dei dispositivi di protezione collettivi.

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