PARAPETTI DI SICUREZZA

I parapetti di sicurezza sono un sistema di protezione anticaduta collettivo delle estremità della copertura o di parti aperte che prevedono un rischio di caduta da un’altezza superiore a 2 metri. Il parapetto di sicurezza fa parte dei Dispositivi di Protezione Collettiva, proteggendo più persone contemporaneamente dal rischio di caduta da alta quota.
Un vantaggio di questo dispositivo di sicurezza è il fatto di richiedere poca manutenzione in quanto non sono presenti meccanismi tecnologici. Sono però necessarie le varie ispezioni degli elementi che compongono il parapetto e la loro stabilità, come i punti di fissaggio, correnti, montanti, fascia parapiede.

Per garantire una buona sicurezza, il parapetto deve essere alto almeno 1 metro ed avere due correnti orizzontali, uno superiore e l’altro posto a metà tra questi e il pavimento; la fascia continua a terra invece deve avere un’altezza superiore a 15 cm. Se si utilizzano correnti verticali, la distanza tra i montanti deve essere di un massimo di 180 mm.

Il dispositivo collettivo inoltre deve avere una buona consistenza in base al tipo di sollecitazioni e alla pendenza della copertura, oltre ad essere composta da un materiale resistente e rigido in grado di conservarsi in un buono stato. Infatti il parapetto deve resistere al massimo sforzo tenendo sempre conto del suo contesto e delle sue condizioni ambientali.

Normative dei parapetti

La normativa di riferimento dei parapetti è la UNI EN ISO 14122-3 ed essi sono descritti nel D. Lgs 9 aprile 2008, n. 81, in particolare l’Art. 126 che tratta dei parapetti e l’Allegato IV, nel quale vengono descritti che requisiti devono avere in base ai diversi luoghi di lavoro.

Le disposizioni e le caratteristiche prestazionali dei parapetti di sicurezza fanno riferimento alle Norme Tecniche per le costruzioni (D.M. 17/01/2018).

D.M. 17/01/2018
3.1.4.1 Carichi variabili orizzontali
I carichi variabili orizzontali (lineari) indicati nella Tab. 3.1.II, devono essere utilizzati per verifiche locali e non si sommano ai carichi utilizzati nelle verifiche dell’edificio nel suo insieme.
I carichi orizzontali lineari Hk devono essere applicati a pareti alla quota di 1,20 m dal rispettivo piano di calpestio ed a parapetti o mancorrenti alla quota del bordo superiore.
In proposito deve essere precisato che tali verifiche locali riguardano, in relazione alle condizioni d’uso, gli elementi verticali bidimensionali quali tramezzi, pareti, tamponamenti esterni, comunque realizzati, con esclusione di divisori mobili (che comunque devono garantire sufficiente stabilità in esercizio).
Il soddisfacimento della prescrizione può essere documentato anche per via sperimentale, e comunque mettendo in conto i vincoli che il manufatto possiede e tutte le risorse che il tipo costruttivo consente.

Impatto sull'urbanistica

Dato che i parapetti di sicurezza hanno un impatto molto alto sulle opere architettoniche, prima di ogni installazione deve essere verificata la possibilità di realizzazione seguendo le regolamentazioni dell’ambiente e urbanistiche che sono in vigore.
In questo caso è opportuno valutare altre modalità di protezione anticaduta, come ad esempio i ponteggi sul perimetro della costruzione, i parapetti provvisori, le reti di sicurezza e sistemi combinati composti da reti e parapetti provvisori.

Linee vita, sistemi di sicurezza anticaduta

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