COPERTURA A CAPANNA

Un edificio a copertura a capanna presenta una doppia falda e manto in laterizio.

Una copertura a capanna a falde sovrapposte, invece, è costituita da due superfici del tetto posizionate a quote diverse.

Per una corretta messa in sicurezza di questa attraverso l’installazione di un dispositivo anticaduta è necessario tener presente della “situazione peggiore” di ogni facciata, ovvero l’altezza massima a cui si può verificare una caduta, e della pendenza della copertura.
È necessario quindi fare in un primo momento un’analisi della copertura e delle manutenzioni che necessiterà, di quali elementi è dotata (come ad esempio il camino, l’antenna, pannelli solari ecc.).
In base a questi risultati sarà possibile indicare una corretta soluzione progettuale.

Soluzione progettuale

Infatti: i punti di ancoraggio usati per il passaggio sulla copertura sono distanti l’uno dall’altro non più di 2 metri, mentre i punti di ancoraggio per trattenuta devono consentire il movimento su tutta la superficie garantendo la massima sicurezza anche in operazioni di aggancio/ sgancio. In base poi alla pendenza della falda conseguiranno tutte le altre misure.

Solitamente il punto di accesso al tetto è costituito dalla finestra dell’abbaino (conforme all’Art.9 comma 2 DPGR 75/r del 2013). Qui devono essere presenti dei ganci di risalita per far sì che il lavoratore possa raggiungere, tramite doppio cordino, il dispositivo di sicurezza principale installato sulla copertura.

Si predilige il sistema di trattenuta anziché di arresto della caduta in quanto evita l’impatto del lavoratore in caso di zone con altezza ridotta; questo potrebbe non far azionare il dispositivo di protezione e garantire l’impatto con la superficie sottostante.

Il soggetto dovrà indossare un Dispositivo di Protezione Individuale con agganciato il doppio cordino riducibile, il quale deve essere lungo massimo 2 metri per far sì che l’operatore possa lavorare in condizioni di sicurezza anche in prossimità di angoli.
Il sistema di protezione principale è la Linea flessibile orizzontale di tipo C, di tipo permanente, conforme alla norma UNI 11578, che dovrà essere installata sul colmo della falda; in caso di falde sovrapposte, andrà applicata su quella più alta.
In caso di pannelli solari su una delle falde è opportuna l’applicazione di ancoraggi di deviazione e in queste aree l’operatore dovrà ridurre il cordino ad una lunghezza di 1.5 metri.

Le aree particolari sono:

  • se hanno altezze inferiori a 4.5 metri;
  • angoli, presso i quali si può verificare l’effetto pendolo;
  • aree ad uso pubblico, poste sotto una zona richiedente manutenzione con conseguente pericolo di schiacciamento, o caduta di oggetti. Proprio per questo è consigliato delimitare tale area in caso di manutenzione.

Si ricorda che in caso di caduta il soggetto deve essere recuperato dai Vigili del Fuoco entro 30 minuti.

Linee vita, sistemi di sicurezza anticaduta

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